Il linfedema può sembrare, a prima vista, un semplice gonfiore o edema di una parte del corpo. In realtà è una patologia complessa e ingravescente, che comporta un edema dovuto all’accumulo di linfa nei tessuti molli e che, se non trattato in maniera idonea, porterà a un aumento di dimensioni costante della parte interessata, diminuendo significativamente la qualità di vita del paziente affetto.
Questa patologia può colpire diverse parti del corpo: può interessare un braccio, a seguito di un intervento e/o radioterapia per tumore della mammella, una gamba, nel caso di intervento chirurgico e/o radioterapia ai linfonodi inguinali per tumori ginecologici o alla prostata, oppure interessare qualsiasi distretto in cui ci sia stata l’asportazione dei linfonodi, l’ostruzione dei canali linfatici oppure la presenza di infezioni come le linfangiti o erisipela. Le cause di linfedema non dipendono solamente da intervento chirurgico. Infatti si distinguono due tipologie di linfedema: Primario (o congenito) e Secondario (acquisito nel corso della vita)
Il Linfedema è una patologia ad insorgenza subdola e progressiva cronicizzazione con significativo peggioramento sintomatologico e clinico.
Negli ultimi anni, è stata decritta una tecnica chirurgica in grado di migliorare significativamente, in molti casi, i segni ed i sintomi associati al Linfedema.
Questa tecnica chirurgica, conosciuta come Super-Microchirurgia, consiste nel creare un bypass tra i vasi linfatici ed il sistema venoso periferico, così da ricostituire parzialmente la via di drenaggio linfatico.
Questo si traduce in molti casi, nella riduzione del gonfiore della regione colpita, unitamente ad un miglioramento della sintomatologia algica correlata.
Questa chirurgia richiede una preparazione specifica e, pertanto, viene eseguita in pochi centri specializzati. Un ruolo fondamentale è ricoperto anche dal trattamento compressivo e fisioterapico, pre e post-operatorio.
